Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero: ancora disponibili 15 milioni di euro

La misura “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” concede agevolazioni, sotto forma di finanziamento agevolato e di contributo a fondo perduto, alle micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi, al fine di rafforzare il sostegno alle iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e giovani, nonché favorire lo sviluppo di nuove imprese femminili in tutto il territorio nazionale.

A tal proposito, il MIMIT ha reso noto che sono ancora disponibili i 15 milioni di euro d’agevolazioni destinati alla suddetta misura. L’art. 5 della L. 206/2023, (cd. “Legge Made in Italy”), infatti, ha disposto un rifinanziamento della medesima misura, appunto per 15 milioni di euro per l’anno 2024.

I beneficiari

Le agevolazioni in questione, sono rivolte alle micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda d’agevolazione ed in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, ovvero da donne.

Possono accedere anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, purché esse facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovarne l’avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione d’ammissione alle agevolazioni.

Iniziative finanziabili

Per quanto concerne le iniziative agevolabili, si tratta di quelle realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi alle imprese ed alle persone, ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
  • commercio di beni e servizi;
  • turismo, ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

È, altresì, stabilito che, i programmi d’investimento proposti dalle imprese costituite da non più di 36 mesi, possono prevedere spese ammissibili non superiori a 1.500.000 euro; nell’ambito del predetto massimale può rientrare, altresì, un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (da giustificare nel piano d’impresa ed utilizzabile ai fini del pagamento di materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e godimento di beni di terzi), nel limite del 20% delle spese d’investimento.

Per quanto concerne le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a 3.000.000 euro.

I programmi dovranno essere realizzati entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Le agevolazioni

Le domande per accedere alle agevolazioni in esame, devono essere presentate attraverso la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia.

Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato a tasso zero, della durata massima di dieci anni, nonché di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.

Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

Il MIMIT ha, inoltre, precisato che, in caso d’esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni saranno concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.

Erogazione delle agevolazioni

Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) in non più di 5 quote, comprensive dell’ultima a saldo. Al fine di favorire maggiormente la sostenibilità finanziaria dei programmi d’investimento, è previsto che l’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, purché nei limiti del 20% delle agevolazioni concesse nel caso del primo SAL e del 30% per i SAL successivi al primo.

In ogni caso, per ogni quota diversa dalla prima, l’impresa è tenuta alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente.

In alternativa alle modalità d’erogazione sopra indicate, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture d’acquisto non quietanzate, purché vincolate ad un contratto di conto corrente di cui alla convenzione già stipulata tra il Ministero, il soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi celeri.

È, infine, prevista la possibilità per l’impresa di richiedere, previa presentazione di fideiussione bancaria, l’erogazione di una prima quota d’agevolazione, non superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo d’anticipazione.